Giurista e uomo politico inglese. Compiuti
gli studi di Giurisprudenza a Oxford, a partire dal 1837 esercitò la
professione di avvocato; nel 1847 fu eletto deputato alla Camera dei Comuni tra
le file dei conservatori. Viceprocuratore generale dal 1861 al 1863, dal 1863 al
1866 fu procuratore generale e ricoprì un importante ruolo nella guerra
di Secessione americana in qualità di consulente legale del Governo
inglese. Lord cancelliere dal 1872 al 1874 e di nuovo dal 1880 al 1885, fu
l'ispiratore della riforma del sistema giudiziario britannico che raggiunse la
sua massima espressione con l'istituzione della Corte suprema. Nel 1886, pur
mantenendo gli impegni politici alla Camera, non prese parte al Governo
presieduto per la terza volta da Gladstone perché contrario al progetto
dell'
home rule (V.)
. Nel 1882 fu
nominato conte. Accanto all'attività politica e alla professione forense
S. sviluppò uno spiccato spirito religioso che lo portò a
occuparsi di questioni di critica religiosa su cui scrisse alcuni saggi, tra i
quali ricordiamo
Difesa della Chiesa d'Inghilterra (1886),
Memoriali
(4 volumi postumi, 1896-98) (Mixbury, Oxford 1812 - Blackmore, Petersfield
1895).